NOVARA – 27-06-2019 – Soddisfazione di Coldiretti Novara-Vco per l’approvazione del decreto sull’agricoltura sociale. Anche nelle province di Novara e del Vco ci sono imprese che rientrano in tale ambito come attività di inclusione sociale di persone diversamente abili, immigrati, detenuti, vittime di tratta, inserimento socio-educativo o lavorativo di disoccupati, attività terapeutiche immersi nel verde, fattorie didattiche, agri-asili, agriTata, per educare i bambini a contatto con la natura.
“Dopo un’attesa di quattro anni le aziende agricole che hanno attivato questi servizi ora potranno avere un punto di riferimento per le proprie attività in ambito sociale”, afferma Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara e Vco, esprimendo apprezzamento per l’attesa pubblicazione sul sito del Ministero dell’Agricoltura del decreto che riconosce i servizi di agricoltura sociale. “Una svolta epocale - commenta Sara Baudo - con la quale si riconosce che nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona. Agricoltura sociale, infatti, vuol dire parlare di produzioni e di economia creando valore economico da ridistribuire in valore sociale. In Piemonte ci sono più di 300 imprese di Campagna Amica impegnate in progetti di agricoltura sociale, oltre a numerose cooperative che danno possibilità lavorative a quella parte di popolazione svantaggiata e a rischio emarginazione. Anche le imprese agricole nelle nostre province stanno attivando questi servizi”.


