CARPIGNANO SESIA -25-03-2019- Dopo il decesso per overdose di Andrea Piana, avvenuto a Carpignano Sesia il 25 aprile dello scorso anno, i Carabinieri di Novara hanno avviato una intensa attività investigativa che dopo l’arresto (avvenuto in esecuzione di un decreto di fermo emesso dall’A.G.) di due persone responsabili di “morte come conseguenza di altro delitto” e di spaccio di stupefacenti, è proseguita con le indagini finalizzate ad individuare altri soggetti responsabili di attività di spaccio in zone boschive del comune di Carpignano e di altri territori limitrofi. Di questo contesto fa parte l'operazione che nei giorni scori ha portato i Carabinieri della Sezione Operativa del Nor della Compagnia di Novara, eseguire un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Novara su richiesta della Procura della Repubblica. Il destinatario del provvedimento restrittivo è un 35enne residente a Ghemme, già noto alle forze dell'ordine, che è stato trasferito nella casa circondariale di via Sforzesca a Novara. Le indagini, durate oltre sei mesi e sviluppate mediante una serie di intercettazioni telefoniche, l’ascolto di testimoni ed attraverso numerosi servizi di osservazione controllo e pedinamento, hanno fatto emergere gravi indizi a carico del 35enne individuato quale responsabile di un’ampia ed intensa attività di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish, cocaina ed eroina nei boschi di Carpignano Sesia, Ghemme e Cavaglio d’Agogna. L'attività illecita è stata accertata per il periodo compreso fra maggio e ottobre dello scorso anno, perpetrata in concorso con una delle due persone arrestate dopo il decesso di Piana. Durante le perquisizioni effettuate al momento dell'arresto, l'uomo è stato inoltre denunciato in quanto trovato in possesso di diciannove flaconi di metadone cloridrato detenuti illegalmente.


