TORINO -23-03-2019- La Giunta regionale ha definito i criteri per l’assegnazione di due milioni e mezzo di euro per l’acquisto di veicoli utilizzati dalle micro, piccole e medie imprese piemontesi, in sostituzione delle vetture più inquinanti. Questi nuovi criteri vanno a integrare le categorie messe a bando lo scorso dicembre con una dotazione di 4 milioni di euro, che consentivano la sostituzione o la conversione dei motori, dei soli veicoli commerciali N1 o N2, ossia quelli con massa inferiore a 3,5 tonnellate e quelli tra 3,5 e 12 tonnellate. In questo modo viene ampliata la categoria dei veicoli aziendali sostituibili o convertibili, includendo le categorie M1, M2, N1, N2 e N3. In queste categorie sono compresi i veicoli destinati al trasporto di persone, anche con più di otto posti a sedere oltre al conducente non superiori alle 5 tonnellate, nonché i veicoli commerciali con massa superiore alle 12 tonnellate.
I criteri adottati dalla Giunta regionale prevedono che, per ottenere l’incentivo regionale, occorra rottamare un veicolo aziendale M1, M2, N1, N2 e N3 per il trasporto in conto proprio, aventi motorizzazione benzina fino a euro 1/I inclusa, ibridi benzina (benzina/metano o benzina/GPL) fino a euro 1/I inclusa, e diesel fino a euro 4/IV inclusa. Tali veicoli potranno essere sostituiti con mezzi analoghi di tipo elettrico puro, ibrido (benzina/elettrico Full Hybrid o Hybrid Plug In), metano esclusivo, GPL esclusivo, metano o GPL bifuel (benzina/metano e benzina/gpl). Vengono inoltre ammesse le spese di conversione dei motori di veicoli aziendali M1, M2, N1, N2 e N3, attualmente alimentati a gasolio, in motorizzazioni meno inquinanti (elettrico, metano, GNL, GPL e bifuel benzina (benzina/metano e benzina/GPL).Ogni impresa potrà presentare fino a dieci domande di contributo, a fronte di altrettanti veicoli aziendali rottamati o convertiti. Il bando per l’assegnazione delle risorse sarà pubblicato nelle prossime settimane, e rimarrà aperto fino a esaurimento della dotazione finanziaria, e comunque non oltre i 12 mesi dalla pubblicazione. L’istruttoria sarà condotta dalla Regione stessa e da Unioncamere, anche tramite le singole Camere di Commercio. Per ogni singolo contributo ammesso è prevista un’assegnazione tra i mille e i 10 mila euro, a seconda dell’entità della sostituzione o della conversione.


