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ambulanza interno dietro 1

TORINO -17-02-2019 - Il Governo ha deciso di impugnare davanti alla Corte Costituzionale il provvedimento con il quale la Regione Piemonte vuole stabilizzare gli oltre 80 medici precari che da anni prestano servizio sulle ambulanze del 118. Questo fatto potrebbe infatti provocare gravi conseguenze.  "Si tratta di un’operazione necessaria per evitare l’interruzione del servizio 118: continueremo dunque a difendere le nostre ragioni con il Governo e presso la Corte Costituzionale” ha sottolineato l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta,  La norma consente ai medici in servizio presso le strutture del sistema di emergenza-urgenza territoriale 118 con contratti a tempo determinato o comunque con rapporti di lavoro flessibile e con un’anzianità lavorativa di almeno tre anni di accedere alle procedure di assegnazione degli incarichi convenzionali a tempo indeterminato anche senza aver superato il corso di Medicina generale ma solo quello di Emergenza territoriale. Questa possibilità resta comunque circoscritta agli incarichi del sistema di emergenza-urgenza e non prevede l’inserimento dei medici nelle graduatorie per la Medicina generale. “La partecipazione degli oltre 80 medici interessati al corso di Medicina generale provocherebbe gravi problemi alla copertura del servizio 118, in quanto l’attività lavorativa sarebbe incompatibile con la frequenza del corso - eivdenzia Saitta - La stabilizzazione consente invece l'inserimento in via definitiva nel sistema sanitario regionale di personale che ha dimostrato capacità e professionalità”.La causa va ricercata, secondo l’assessore, nel fatto che “il Governo non conosce la realtà piemontese e ha preferito impugnare la nostra legge invece di informarsi. Invito l'Ordine dei medici a far sentire la sua voce al nostro fianco”.

 

 

 

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