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medico cartella

TORINO – 15-02-2019 – Un patto operativo con amministrazioni comunali e sindacati per garantire la presenza di medici di famiglia e pediatri nei piccoli centri e nelle aree montane è la proposta lanciata dall'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, nel corso di un incontro avuto il 14 febbraio con gli amministratori di alcuni piccoli centri piemontesi, Anci Piemonte ed Uncem Piemonte. “Siamo al lavoro per trovare nell'immediato una risposta alla carenza di medici sui territori, un problema nazionale che nei prossimi anni rischia di trasformarsi in una vera emergenza a causa del numero insufficiente di borse di studio erogate dal Governo”, ha dichiarato Saitta, che ha poi annunciato che la Giunta regionale è pronta ad approvare un provvedimento per assicurare un contributo aggiuntivo a chi deciderà di prestare la propria attività nelle 15 zone del Piemonte individuate in base alla bassa densità abitativa. Nei mesi scorsi la Regione aveva già deciso di aumentare il numero di borse di studio in Medicina generale: nel triennio 2018/21 saranno 70 in più, per un totale di 189.

Positivo il commento di Anci Piemonte: “Non posso che ringraziare l’assessore Antonio Saitta per l’attenzione dimostrata nei confronti di un tema particolarmente caro ai Sindaci – dice il presidente Alberto Avetta - Per quanto ci riguarda, collaboreremo affinché si trovi presto una soluzione al problema. Ben vengano dunque gli incentivi nell’ambito di un patto operativo tra Regione, Comuni e sindacati dei medici allo scopo garantire il presidio delle aree periferiche e montane. Ricordo che, in Piemonte, i piccoli Comuni sono 1066 su un totale di quasi 1200”

 

 

 

 

 

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