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numero 112

TORINO - 12-02-2019 - E' più che positivo il bilancio per quanto riguarda il numero unico di emergenza 112  in Piemonte. La centrale unica piemontese, attiva dal gennaio 2017, gestisce quasi settemila chiamate al giorno, rispondendo, nel 66 per cento dei casi, entro 5 secondi. I dati sono stati resi noti ieri nella sede della Regione Piemonte, in occasione  della "Giornata Europea del Numero unico 112". All'incontro sono intervenuti il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, il direttore generale dell’assessorato alla Sanità, Danilo Bono, il dottor Carlo Bui, coordinatore nazionale del Gruppo tecnico a supporto della commissione ministeriale che sovrintende al numero unico112, il prefetto di Torino, Claudio Palomba. In sala anche i rappresentanti della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Municipale, del Soccorso Alpino e dell’Emergenza Sanitaria 118, della Città della Salute di Torino e dell’Asl Cuneo 1, gli operatori delle centrali uniche di risposta 112 e delle sale operative degli enti che garantiscono h24 la funzionalità del servizio.". "Il numero unico – ha detto l'assessore Saitta – ha ottenuto un grande risultato: liberare le centrali operative dalle chiamate non strettamente di emergenza. Si è trattato di una forte innovazione, ben recepita dagli utenti, che ha permesso di distribuire meglio gli interventi, attraverso il raccordo e il coordinamento dei diversi operatori".

Ma il M5S, non la pensa così. In una nota diffusa, Giorgio Bertola e Davide Bono, sottolineano che "il Numero unico di emergenza 112 in Piemonte non funziona come dovrebbe. Lunghe attese, indicazioni approssimative, ambulanze che non trovano i pazienti e tempo prezioso perso in molti interventi. Bisogna cambiare e farlo subito, in ballo ci sono la salute e la sicurezza dei cittadini piemontesi. In Consiglio Regionale un convegno promosso dai principali sindacati degli operatori dei numeri dell'emergenza (112, 115, 118): Nursind, Uil e Siulp. Nello stesso momento la Regione si è trincerata in una conferenza stampa autocelebrativa. I sindacati hanno chiesto l'intervento del Governo per modificare la legislazione vigente. Sappiamo che la ministra Grillo tiene in grande considerazione la questione del funzionamento del Numero unico di emergenza 112.  Nell'attesa di tale modifica, il Movimento 5 Stelle Piemonte chiederà attraverso un emendamento al bilancio regionale di sperimentare in una sede 112, una Centrale unica interforze, in modo che tutti i soggetti interessati (operatori sanitari, vigili del fuoco e forze dell'ordine) vengano coinvolti in egual misura contribuendo a migliorare il servizio, evitando il ricorso al doppio filtro dell'operatore laico e del personale tecnico con grandi perdite di tempo. Sulla base degli esiti della sperimentazione, sarà necessario avviare un'analisi precisa, magari da parte dell'Ires, che consenta di scegliere la migliore formula per gestire correttamente il numero di emergenza".

 

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