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CARPIGNANO SESIA -23-01-2019 - Grande soddisfazione è stata espressa dal Comitato Dnt  per la pubblicazione del decreto di decadenza e rinuncia del permesso di ricerca "Carisio" assegnato alla società Eni spa (52,5%) ed alla società Petrolceltic Italia srl (47,5%), rappresentate dalla prima. Il decreto è stato emanato dal Ministero dello sviluppo economico il 24 dicembre 2018 e pubblicato nel n. 12 del Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse  del Ministero stesso, in data 31 dicembre 2018. "Dall'esame del decreto - si legge in una nota diffusa dal Comitato Dnt - risulta che il Ministero, accogliendo la rinuncia alla titolarità del permesso presentata da Eni, ha respinto la contestuale richiesta di Petrolceltic di subentrare quale titolare unico del permesso. Tale rigetto è stato motivato  con l’argomentazione che la società Petrolceltic non è stata giudicata in grado di provvedere all'esecuzione del pozzo Carpignano 1 per mancanza di requisiti, con particolare riguardo sia alla capacità economica sia, soprattutto, a quella tecnica"- Prosegue la nota: "Per la seconda volta nell’arco di oltre sei anni Eni è stata costretta a rinunciare alla propria ambizione di realizzare, nei territori del Piemonte orientale, nuovi pozzi destinati alla estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi. Ad indurla a ciò sono state, da un lato, la puntualità delle osservazioni tecniche che hanno evidenziato le numerose criticità e debolezze del progetto tecnico che aveva presentato, dall’altro la volontà, la tenacia e la determinazione degli abitanti nel territorio di Carpignano Sesia e di  vari comuni circostanti costituitisi nel Comitato Dnt fin dal 2012 (...) Stante il quadro normativo immutato in materia di ricerche di idrocarburi quello attuale è un risultato molto importante che dovremo saper difendere nel tempo a venire con la stessa fermezza dimostrata fino ad oggi. Il Comitato Dnt sa di non aver strappato nulla a forza, ma di avere al più aperto vie ed essere riuscito con la serietà del suo operare e la tenacia nell’agire a coinvolgere sindaci, il Consiglio provinciale di Novara e l’intero Consiglio della Regione Piemonte nella discussione e nell’esame di ciò che avrebbe comportato la realizzazione nei vari territori di iniziative ad alto rischio di impatto ambientale e sanitario. I risultati sono stati atti amministrativi rilevanti anche per i ricorsi contro il progetto di Eni presentati al TAR e alle istanze ministeriali di definitiva valutazione degli impatti ambientali e generali dello stesso".  Per celebrare questa vittoria, il Comitato Dnt sta pensando di organizzare una festa in primavera.

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