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vescovo san gaudenzio

NOVARA – 22-01-2019 – “San Gaudenzio è il simbolo della memoria della città e della chiesa locale”. Lo ha ricordato monsignor Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara, nel discorso alla città pronunciato stamattina durante la messa per la festa del patrono, San Gaudenzio. Con questa celebrazione si conclude l’anno gaudenziano, che ha celebrato i 1600 anni della morte del primo vescovo di Novara. “Un anno che ha visto molte comunità della Diocesi nella Basilica di san Gaudenzio, per venerare le reliquie del santo Patrono e far memoria delle radici della nostra Chiesa” ha introdotto il vescovo. E proprio sulle radici si è concentrato nell’usuale discorso alla città: “San Gaudenzio è il simbolo della memoria della città di Novara e della Diocesi, che si distende tra i due fiumi, il Ticino e il Sesia, una “terra ponte” tra la Lombardia e il Piemonte. In un tempo di secolarizzazione spinta sembrano venir meno i segni identitari, soprattutto quelli religiosi, che sono ancor oggi la sorgente della memoria di un popolo. Allora, parlare del Patrono significa ricuperare la memoria di una città e di un popolo” ha detto. "San Gaudenzio è anche - ha continuato Monsignor Brambilla - il Patrono della comunità cattolica di Novara e della Diocesi. In un tempo di pluralismo religioso dire che san Gaudenzio è il Patrono di Novara non significa imporre nessuna forma di colonialismo religioso. Per la comunità cristiana il Patrono è l’intercessore, è la sorgente della sua identità spirituale e comunitaria, è il lungo fiume della tradizione che ha vescovi come Adalgiso (IX sec.), Litifredo (XII sec.), Bascapè (XVII sec.), Morozzo (XIX sec.), Ossola (defensor civitatis), Del Monte, nella lunga catena che tiene unita la vita del popolo di Dio". E San Gaundenzio, infine, ha concluso il vescovo: “è il profeta del destino futuro della città di Novara e della sua Diocesi con le quattro direttrici della Valsesia, del Borgomanerese-Cusio, del Lago Maggiore e dell’Ossola: essere la terra di mezzo, la cerniera tra il remoto Ovest Piemonte e la vicinissima Lombardia. In altre parole, la profezia di futuro di san Gaudenzio, patrono di Novara e della sua Diocesi, è di far del territorio novarese e della vita operosa della sua gente la direttrice cardine del Piemonte Orientale. Verso il Nord Europa e verso il Sud Mediterraneo, la direttrice naturale passa da Novara, come da Novara passa l’asse che dalla Spagna attraversa la Francia meridionale, per solcare tutta la pianura Padana, e irradiarsi verso i paesi dell’Est Europa. Due assi cartesiani che fanno di Novara un crocevia di futuro, non solo per la prosperità della sua terra, ma anche per la promozione della spiritualità, della carità, della cultura, del turismo, dello scambio sociale, del meticciato delle culture. San Gaudenzio – Patrono di Novara – candida la nostra città alla sua vocazione europea, perché il futuro passa anche da qui”.

 

 

 

 

 

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