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NOVARA -22-01-2019 - L'Università del Piemonte Orientale partecipa ad un progetto di ricerca sulla rigenerazione della cartilagine: lo fa insieme ad altri nove partner di otto paesi. Il progetto è stato recentemente finanziato dalla Commissione Europea con 5,5 milioni di Euro: denominato "Restore" mira a creare matrici 3D che incorporano nanomateriali intelligenti per riparare le lesioni della cartilagine del ginocchio, riducendo o ritardando l'insorgenza dell’osteoartrite, che attualmente colpisce 242 milioni di persone in tutto il mondo. "Queste matrici – spiega Meriem Lamghari coordinatrice di questo consorzio europeo, ricercatore di i3S e visiting professor presso Upo – sono fatte su misura in modo che possano essere impiantate e riempire il sito del danno e rispondere alle forze meccaniche congiunte del ginocchio". Il team dell’Upo che partecipa al progetto, coordinato dalla prof.ssa Lia Rimondini, ordinario di Malattie odontostomatologiche presso Il dipartimento di Scienze della salute di Novara, riceverà circa mezzo milione di euro e si concentrerà, come ha spiegato la stessa prof.ssa Rimondini: "Sullo studio di composti e tecnologie per la rigenerazione dei tessuti osteocartilaginei con attività antinfettiva e immunomodulatrice. Grazie alla dotazione tecnologica di avanguardia e al nucleo di ricercatori qualificati, tutta l’attività scientifica sarà svolta nel nuovo Centro Interdipartimentale di Ricerca Traslazionale sulle Malattie Autoimmuni e Allergiche (CAAD)".

 

 

 

 

 

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