NOVARA -17-01-2019 - Via libera ai
dazi europei sul riso proveniente dalla Cambogia e dalla Birmania che ne hanno esportato nell’Unione Europea ben 328 milioni di chili nel 2017/18: è quanto emerge da una analisi della Coldiretti divulgata in occasione del via libera al regolamento esecutivo della Commissione Europea che attiva la clausola di salvaguardia. "L'’Italia – rileva la Coldiretti – è il primo produttore di riso con 1,40 milioni di tonnellate su un territorio coltivato da circa 4mila aziende di 219.300 ettari, che copre circa il 50 % dell’intera produzione Ue con una gamma varietale del tutto unica". Con la pubblicazione del regolamento in gazzetta Ufficiale è previsto il pagamento di un dazio per un periodo di almeno tre anni, che parte da 175 euro a tonnellata nel 2019, a 150 euro a tonnellata nel 2020 fino a 125 euro a tonnellata nel 2021, con una possibile proroga di applicazione del dazio ove sia giustificata da particolari circostanze. "Si tratta di un deciso cambio di rotta – afferma Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara Vco unitamente a Paolo Dellarole che ha delega al settore risicolo – nelle politiche europee rispetto agli accordi commerciali preferenziali stipulati con Paesi che spesso non rispettano le condizioni produttive ed i diritti dei lavoratori vigenti all’interno dell’Unione, con gravi danni per i produttori e rischi per i consumatori. Ora, però è importante monitorare con attenzione anche le importazioni di riso non lavorato”.


