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questura novara

NOVARA -16-01-2019 - Un cittadino marocchino è' stato arrestato nella notte fra sabato e domenica  per lesioni aggravate, tentato omicidio, maltrattamenti e resistenza a pubblico ufficiale dalla Volante della Questura di Novara. Gli agenti sono intervenuti in seguito alla segnalazione di una donna, che ha riferito di esser stata minacciata dall’ex marito che si era recato presso la propria abitazione armato di un machete e che temeva fortemente per l’incolumità propria e dei figli minori. I poliziotti, una vota sul posto, hanno trovato l'uomo impegnato in una lotta per divincolarsi da due italiani, ed è stato bloccato. Gli agenti hanno poi saputo che l'uomo aveva telefonato alla ex moglie minacciandola di morte e che lei, spaventata, aveva chiesto l’aiuto del compagno della mamma e del nonno, giunti in suo soccorso, mentre lei si era rifugiata in bagno insieme al figlio di pochi mesi, chiudendosi dentro a chiave. Lo straniero, era quindi andato nell'abitazione della ex moglie armato di un machete, riuscendo ad entrare da una finestra. I familiari della donna, si sono poi trovati faccia a faccia con l’aggressore che, a questo punto, ha sferrato un fendente con il machete dall’alto verso il basso cercando di colpire al volto uno dei due uomini. Solo la prontezza di riflessi gli ha consentito di  parare il colpo con un braccio; non così l'altro uomo, che ha iniziato una colluttazione con il marocchino, riportando lesioni guaribili in 21 giorni. Gli agenti sono giunti in questo momento, arrestando quindi il cittadino marocchino per i reati di tentato omicidio, lesioni gravi aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e maltrattamenti, ed immediatamente condotto in carcere su disposizione dell’autorità giudiziaria. Nella giornata di ieri l’arresto è stato convalidato e l’A.G ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere. La Questura, in una nota, sottolinea l’importanza "di informare tempestivamente la Polizia ogniqualvolta ci si trovi in situazioni che si ritenga possano rappresentare serio pericolo nonchè pregiudizio per la propria incolumità fisica ovvero che siano potenzialmente in grado di degenerare in conseguenze più gravi. Ciò al fine di consentire un rapido intervento delle Forze dell’Ordine ed evitare conseguenze pregiudizievoli. Spesso, infatti, gli attimi di esitazione nel richiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine si è poi rivelato fatale".

 

 

 

 

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