TORINO -13-01-2019 - Secondo i dati dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, relativi a tutte le regioni, in Piemonte non ci sono stati aumenti esponenziali del gioco on-line e nel 2018 è stata registrata una riduzione di 503 milioni nel gioco "fisico" rispetto al 2016. Secondo i dati, analizzati dai ricercatori di IRES Piemonte ed elaborati dal dottor Paolo Jarre direttore del Dipartimento “Patologia delle dipendenze” dell’Asl TO3 e coordinatore del gruppo di lavoro regionale sulla prevenzione ed il contrasto al Gioco d’azzardo patologico, emerge che il Piemonte è l’unica regione nella quale si registra un consistente calo del “gioco fisico”: meno 503 milioni nel 2018 (in totale 4.624 milioni, stimati raddoppiando il dato del primo semestre), un calo del 9,8% sul dato del 2016 (totale 5.127 milioni) e del 4,8% sul 2017 ( totale 4.855 milioni). Non così nel resto d'Italia, dove il volume di gioco “fisico” continua a crescere. Le giocate sono passate da 69.610 a 70.156 milioni, con un aumento di 546 milioni (+0,8%). Se il dato nazionale nel suo complesso resta stabile intorno ai 74.780 milioni, il merito può essere dunque attribuito al contenimento dell’offerta ottenuto grazie alla legge regionale del Piemonte.Dai dati risulta che non si sta verificando nessuna “esplosione” del gioco on-line come conseguenza della restrizione dell’offerta di gioco con apparecchi automatici ed anche che la netta riduzione delle giocate con apparecchi di gioco (New Slot e VLT) non è “compensata” dall’aumento di quelle con altri giochi “fisici”.“Questi dati sono l’ulteriore conferma degli effetti positivi della legge regionale sul contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo: una significativa riduzione complessiva dei volumi di gioco e di conseguenza anche delle perdite da parte dei giocatori”, ha commentato il Presidente della Regione, Sergio Chiamparino.


