
NOVARA -12-12-2018 - Cinque cittadini
stranieri sono stati denunciati dall'Ufficio Immigrazione della Questura di Novara per favoreggiamento alla permanenza di stranieri irregolare, produzione di documenti falsi al solo fine del rilascio del permesso di soggiorno e falsità materiale in certificati o autorizzazioni amministrative. La denuncia è scattata dopo un’attività di indagine finalizzata alla verifica ed al controllo della documentazione e delle dichiarazioni presentate da cittadini stranieri per ottenere permessi di soggiorno. In particolare, due cittadini brasiliani avevano richiesto il permesso di soggiorno per motivi familiari presso il locale Ufficio Immigrazione, a seguito dei rispettivi matrimoni con due cittadine italiane, celebrati nel mese di settembre. I sospetti sono immediatamente sorti, quando nel corso degli accertamenti si è potuto constatare che i due cittadini brasiliani risultavano già in possesso di un permesso di soggiorno per motivi di “giustizia”, in quanto, in precedenza, avevano formalizzato una denuncia di estorsione nei confronti di un cittadino italiano, che avrebbe preteso un cospicuo adeguamento del canone di locazione del loro appartamento, in virtù del fatto che in quell’alloggio i due coabitavano e si prostituivano con lauti guadagni. Per regolarizzare definitivamente la loro posizione in Italia, persuadevano, a fronte di una promessa di un compenso di € 5000, quelle che poi si è scoperto essere le due sorelle gemelle naturalizzate italiane, a “convolare” a nozze. Le due donne, messe alle strette dal personale dell’Ufficio Immigrazione, hanno confessato gli accordi e che i due matrimoni erano stati organizzati e celebrati al fine esclusivo del rilascio del permesso di soggiorno in favore dei due cittadini brasiliani. Dalla Questura sottolineano che "è’ in corso da tempo ormai, da parte dell’Ufficio Immigrazione di Novara, una capillare attività di verifica e di controllo sull’autenticità della documentazione presentata e sui requisiti necessari per ottenere i titoli di soggiorno"


