TORINO - 17-11-2018 - Medici di medicina generale in ospedale per aiutare a smaltire il sovraffollamento dei pronto soccorso: lo prevede il protocollo d’intesa che la Regione Piemonte ha sottoscritto ieri, venerdì 16 novembre, con i sindacati Fimmg, Snami e Smi intende ridurre gli accessi inappropriati e fornire allo stesso tempo una migliore risposta ai pazienti. A seguito di questo accordo, nei principali ospedali piemontesi verrà istituito un “ambulatorio delle non urgenze”, separato dai locali del pronto soccorso, in cui opererà un medico di famiglia oppure un medico di continuità assistenziale e che prenderà in carico tutti i pazienti già classificati come codici bianchi, quindi con esigenze non riconducibili all’emergenza-urgenza e minore priorità. Il medico si occuperà di visitare il paziente e potrà o confermare la non urgenza del caso, e quindi provvedere alle dimissioni e all’affidamento al medico curante, oppure modificare il codice di triage giudicandolo di priorità maggiore. In questa circostanza il paziente tornerà in pronto soccorso. Il protocollo d’intesa ha una validità di due anni. Gli incarichi ai medici di medicina generale saranno attivati attraverso convenzioni di carattere annuale e rinnovabili, per un impegno medio dalle 4 alle 24 ore settimanali. Verranno assegnati dalle aziende sanitarie con specifici bandi, a cui i medici potranno partecipare in modo indipendente dalle rispettive Asl di convenzionamento.


