CERANO - 03-06-2018- Era la sera del

22 maggio di tre anni fa quando davanti a un bar nella piazza di Cerano scoppiò improvvisa una lite tra due persone, un italiano poco più che quarantenne e un cittadino marocchino trentenne. A quella lite, inizialmente solo verbale ma poi degenerata in un’aggressione con tanto di coltelli, assistettero molti ragazzi; nessuno di loro però aveva visto di preciso le varie fasi di quei concitati momenti, salvo poi trovare il cittadino marocchino a terra, vistosamente sanguinante, e vedere l’italiano, che aveva una ferita al naso, andarsene via in auto. Da quanto ricostruito in aula dai testimoni tutto era iniziato quando l’italiano era arrivato al bar, aveva ordinato una birra e aveva incrociato l’extracomunitario che lo aveva apostrofato e da lì avevano iniziato a discutere. “Mentre il marocchino andava a prendere un coltello - aveva raccontato un teste  - l’altro si era avviato verso l’auto. Ma poi, proprio vicino alla macchina, si sono azzuffati ancora”. E ad avere la peggio era stato proprio il cittadino straniero che si era accasciato a terra, colpito con un coltello al torace e al braccio; soccorso, era stato ricoverato in condizioni piuttosto serie all’ospedale mentre l’altro, che aveva riportato una ferita al naso, era stato rintracciato a casa dai carabinieri. A processo sono finiti entrambi: uno, l’italiano accusato di tentato omicidio, l’altro di lesioni.  Il pubblico ministero nella scorsa udienza, aveva chiesto, per l’italiano, sul cui capo pendeva l’accusa più pesante, la riqualificazione del reato da tentato omicidio in lesioni aggravate, e quindi la condanna a 5 anni e 5 mesi di reclusione; per il cittadino marocchino, tutt’ora irreperibile, chiamato a rispondere dell’accusa di lesioni, la condanna a 2 anni e tre mesi. Il giudice ha condannato l’italiano a 2 anni e un mese e l’altro a 2 anni e mezzo.