BIANDRATE - 25-05-2018 - Sono due le persone

arrestate dai Carabinieri della Compagnia e del Gruppo Forestale di Novara nel corso di un'importante operazione condotta nella giornata di lunedì. Si tratta di un 47enne residente a Cameri e di un 64enne di Biandrate. Durante una serie di attività di controllosono intervenuti in un capannone a Biandrate, sulla strada provinciale per San Nazzaro Sesia, per verificare il rispetto delle prescrizioni sullo smaltimento dei rifiuti. Nel corso delle attività i militari sono entrati nel capannone dove hanno accertato la presenza di due grosse bobine di fune di rame ancora integre e dotate di numero di serie, oltre ad una grossa bobina mancante della struttura in legno e con il cavo parzialmente srotolato ed in parte lavorato. Non solo: sono stati rinvenuti 4 enormi cumuli di funi di rame tranciati in segmenti di varie misure, privi di targhette identificative, vicini a cesoie e  due grossi macchinari da taglio collegati ad una presa elettrica: di fatto i militari si sono trovati di fronte ad uno scenario perfettamente assimilabile a delle vere e proprie postazioni di lavoro per il taglio dei cavi di rame. Gli  accertamenti hanno stabilito che il rame era di provenienza furtiva in quanto sottratto dal deposito di RFI di Bussoleno (To) pochi giorni fa. Inoltre, durante le verifiche, sempre nel capannone, è stato trovato un grosso quantitativo di altri beni di provenienza furtiva (pastiglie per lavastoviglie) oltre a cavi elettrici, radiatori in ghisa e svariati capi di abbigliamento di ignota origine. I carabinieri, oltre agli arresti, hanno deferito in stato di libertà due persone che erano state bloccate sul retro dell’immobile mentre tentavano di allontanarsi in tutta fretta. Ieri gli arresti sono stati convalidati: domiciliari per  l'uomo di Cameri, e divieto di dimora nel comune di Biandrate per l'altro.