NOVARA -09-05-2018- Nessuna prova che

abbia maltrattato e abusato della compagna: i giudici hanno accolto sia le richieste dell’accusa sia, ovviamente, quelle della difesa e hanno assolto il cinquantenne accusato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale ai danni della compagna. Lo stesso pubblico ministero aveva concluso la requisitoria con la richiesta di assoluzione: “Non ci sono, per insufficienza di valutazione della prova principale, i presupposti per una richiesta di condanna”. “L’avevo conosciuta in un locale la sera di Capodanno del 2009, pochi giorni dopo andammo a vivere insieme. I primi problemi già nel successivo mese di febbraio – aveva detto l’imputato davanti ai giudici - al rientro da un viaggio nel suo paese dove lei aveva voluto portarmi per conoscere i suoi genitori. Quando siamo rientrati in Italia lei ha iniziato a stare male. E’ stato in quel momento che ho saputo che lei aveva dei problemi e che aveva bisogno di assumere costantemente dei medicinali”. La coppia inizialmente era andata ad abitare in Lombardia, solo in un secondo momento si erano trasferiti a Novara. Nel corso del dibattimento sono stati ascoltati anche specialisti che avevano avuto in cura la donna, che proprio per le patologie di cui soffriva era stata anche ricoverata in ospedale. “Il loro era un rapporto molto litigioso - ha detto in aula un uomo che in quegli anni era stato un loro vicino di casa - Lui a volte eccedeva con l’alcool e le liti diventavano ancora più accese ma non è che lei subisse passivamente; anzi: si difendeva, qualche volta lo aveva preso a calci. Quando si era fatta male a un braccio? No, non era stato lui, anzi: aveva chiamato subito i soccorsi”. Per il difensore “nel dibattimento è emerso come il mio assistito abbia avuto un comportamento protettivo verso la compagna per impedirle di avere frequentazioni ambigue” e aveva concluso chiedendo l’assoluzione con formula piena.