
NOVARA -21-04-2018 - Non si placano i commenti e le prese di posizione dopo la decisione del sindaco Alessandro Canelli di negare il patrocinio al Novara Pride del prossimo 26 maggio. Fra chi appoggia la decisione del primo cittadino e chi non la condivide e la critica, anche nelle ultime ore sono state tante le voci che hanno commentato, da un verso o dall'altro, questa situazione. In Provincia (che ha concesso il patrocinio alla manifestazione, ndr), ieri i gruppi di centrodestra della Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno presentato una mozione per impegnare il Presidente Besozzi "a revocare il Patrocinio provinciale già concesso alla manifestazione. Abbiamo massimo rispetto per le affettività di tutti ma non riteniamo corretta la concessione del Patrocinio provinciale a questo evento, in particolar modo dopo le polemiche scaturite dalla decisione del Sindaco Canelli e della sua Giunta, di negare la concessione del Patrocinio del Comune di Novara". Anche il Popolo della Famiglia è intervenuto sulla vicenda manifestando "la propria vicinanza e solidarietà al Sindaco Canelli a seguito degli attacchi da lui subiti nei giorni scorsi in seguito alla scelta dell’amministrazione comunale di non patrocinare il “gay pride” in programma nel prossimo mese di maggio. Dobbiamo ancora una volta constatare l’illiberalità del pensiero di certi movimenti - si legge in una nota– i quali non accettano che un sindaco possa avere opinioni divergenti dalle loro". Dal canto loro gli organizzatori del "Novara Pride", vanno avanti: "Dirci sorpresi sarebbe una bugia: sicuramente si sperava che le piccole recenti aperture su temi etici come il testamento biologico, oppure la creazione nella città di Novara del nodo Antidiscriminazione della Provincia potessero fare da apripista per un supporto alla manifestazione del 26 maggio- scrivono in un comunicato - A colpire sono le motivazioni portate dal primo cittadino: l'accusa di folklorismo, esibizionismo e soprattutto di risultare controproducenti poiché offensivi verso le stesse tematichedefinite nella lettera come "delicate". Il Comune di Novara ha preso una decisione, ne prendiamo atto, ma non ci arrenderemo. Anzi, non sarà un mancato logo a fermare l'onda ormai scatenata".


