NOVARA -20-04-2018- E' stato attivato,
all'azienda ospedaliero-universitaria "Maggiore della Carità", il progetto che prevede la creazione di una banca-dati biologica di tutti i reperti analizzati dalla struttura di Anatomia Patologica. Il progetto è stato avviato dopo l'inaugurazione, avvenuta due anni fa, proprio della struttura complessa di Anatomia patologica (aprile 2016), diretta dal prof. Renzo Boldorini e facente parte del dipartimento Servizi diagnosi e cura”, diretto dal professor Alessandro Carriero e del dipartimento Interaziendale funzionale medicina dei laboratori, diretto dal professor Giorgio Bellomo. Si tratta di un progetto unico in Italia, per la completezza dell’intervento che prevede la custodia, archiviazione, codifica e tracciabilità dei reperti, siano essi “blocchetti” o vetrini. A marzo il sistema “bbTraccia” (marchio di Katalog srl) è stato interfacciato con il Sistema di laboratorio dell’Aou (sistema Vantage di Roche Diagnostics). Obiettivo: automatizzare e semplificare i processi manuali di codifica, archiviazione e ricerca dei blocchetti, assicurando nel contempo il controllo, la tracciabilità e la conservazione dei casi. Così si azzera la percentuale di errore, si migliora la conformità dei processi di laboratorio, si arriva a diagnosi più veloci e sicure. In questo modo, i reperti restano a disposizione del paziente, che potrà richiederli per ogni sua necessità.


