
NOVARA -11-04-2018 -Sigilli ad un'autofficina
abusiva in una zona periferica della citttà, da parte dei carabinieri della Forestale di Novara ed Oleggio. Il sequestro preventivo, effettuato lo scorso 5 aprile, è stato convalidato dal gip. E' emerso che la struttura risultava registrata presso Camera di Commercio soltanto come centro per la sostituzione di pneumatici, mentre dal sopralluogo è emerso che effettuava anche l’attività di autofficina meccanica. Inoltre, accertamenti condotti sul posto, hanno permesso di appurare che il titolare dell’autofficina effettuava anche la gestione illecita degli oli esausti, che a norma di legge sono rifiuti pericolosi. L’impresa, infatti, era priva di autorizzazione ambientale né risultava avere adottato le misure di cautela prescritte dalla normativa a garanzia di una corretta gestione di tale tipologia di rifiuti. Nel corso dell’ispezione è stato rinvenuto un ingente quantitativo di oli esausti, stimato in circa 1.500 litri, accumulato e mantenuto senza l’adozione delle necessarie misure di protezione ambientale. I primi accertamenti hanno permesso di rilevare che gli oli erano, con buona probabilità, smaltiti tramite sversamento in tombino con possibile percolazione diretta nella rete fognaria. Per questo motivo è stato effettuato il sequestro preventivo con urgenza, allo scopo di interrompere l’azione inquinante e di evitare ogni possibile ulteriore aggravamento della contaminazione ambientale già prodotta. Sono state attivate Arpa, allo scopo di verificare l’entità dell’inquinamento ambientale causato, e Acque Novara Vco, per gli accertamenti di competenza. Dalle prime verifiche non sono emersi gravi pericoli per la salute pubblica. Ulteriori accertamenti sono in corso per meglio qualificare e quantificare l’impatto ambientale dell’attività. Per questa vicenda è stato denunciato un cittadino pakistano residente a Novara, al quale è stato contestato il reato di smaltimento illecito di rifiuti pericolosi, reato per il quale la legge prevede la pena dell’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da € 2.600 ad € 26.000, oltre all’obbligo di bonifica dell’inquinamento prodotto. Per l’esercizio abusivo dell’autofficina è, inoltre, stata elevata sanzione amministrativa con pagamento in misura ridotta di € 2.500.


