NOVARA -03-04-2018- Si aprirà il
prossimo 28 maggio davanti alla Corte d’Assise di Novara il processo a carico di Salvatore Stentardo, il 61enne novarese, già in carcere per l’omicidio della pensionata Maria Rosa Milani uccisa nel settembre del 2014 nel cortile della sua abitazione nei boschi di Oleggio, chiamato dalla Procura (titolare del fascicolo il sostituto Ciro Caramore) a rispondere dell’accusa di concorso in rapina e concorso anomalo nell’omicidio della gioielliera Ida Lagrutta. Questa mattina (martedì 3 aprile) è comparso davanti al gup che ha disposto il rinvio a giudizio fissando l’udienza per il prossimo 28 maggio. Nell’udienza dello scorso 19 dicembre Stentardo aveva ritrattato le dichiarazioni rese due anni fa ai carabinieri sul caso dell’omicidio della gioielliera, rimasto insoluto per anni; il giudice, nell’udienza dello scorso 16 gennaio aveva rimandato gli atti in Procura per la formulazione di un nuovo capo di imputazione. Quella alla gioielliera fu un’aggressione particolarmente violenta: tutto accadde la sera del 18 novembre del 2011, quando Ida Lagrutta, titolare del negozio “Oro 999” di Corso Risorgimento fu aggredita, colpita al capo, da uno sconosciuto che prima di andarsene aveva messo fuori uso anche l’impianto di video sorveglianza; nessun testimone, nessuna immagine utile. La donna morì una decina di giorni dopo, in un letto del reparto di rianimazione dell’Ospedale Maggiore, senza mai essersi ripresa dal coma. Un delitto rimasto insoluto per anni sino a quando due anni fa Salvatore Stentardo, già in carcere per l’omicidio della pensionata di Oleggio, aveva confessato ai carabinieri. Una confessione poi ritrattata da cui è derivata la trasmissione degli atti in procura, la ri formulazione di un nuovo capo di imputazione (concorso in rapina e concorso anomalo nell’omicidio), la nuova udienza preliminare questa mattina e il rinvio a giudizio.


