
NOVARA - 26-03-2018 - E' stato arrestato
per tentata estorsione un trentenne tunisino che due settimane fa aveva rubato un cellulare ad un giovane nei pressi della stazione ferroviaria. La vittima, un ragazzo appena maggiorenne si era recato presso gli uffici Polfer di Novara per denunciare il furto del proprio cellulare, del valore di 1000 euro comprato da pochi giorni, avvenuto nel pomeriggio del giorno prima, nei pressi della stazione, fornendo dettagli utili alla ricostruzione del fatto. Aveva inoltre affermato di essere riuscito a contattare telefonicamente l’autore del furto e di aver tentato invano di riavere il telefono. Gli agenti hanno avviato immediate indagini e hanno chiesto di essere informati appena l’autore si fosse rifatto vivo. E così è stato: il trentenna ha richiamato la vittima chiedendo 100 per la restituzione e concordando uno scambio alla stazione per il giorno successivo. Venerdì, il personale della Polfer di Novara, sia in borghese che in uniforme, ha intercettato lo straniero arrivato in bicicletta subito fuori dalla stazione: l'uomo si è avvicinato alla vittima del furto, con modi aggressivi, insistendo nel chiedere i 100 euro e minacciando che, in caso contrario, non avrebbe restituito lo smartphone. Gli agenti hanno sentito distinatamente le minacce, tanto era alto il tono di voce dell'uomo, che hanno deciso di intervenire, bloccandogli ogni via d fuga. Il trentenne è quindi stato fermato ancora con la refurtiva in tasca. Portato negli uffici Polfer, è stato identificato con l'utilizzo dell’attrezzatura per il rilevamento dattiloscopico in dotazione alla Polizia Ferroviaria, in quanto senza documenti: è risultato essere un trentenne tunisino, senza fissa dimora ed attività lavorativa, irregolare sul territorio nazionale e con numerosi precedenti, tra cui lesioni personali aggravate e minacce. Come detto è stato arrestato per tentata estorsione e deferito all’Autorità Giudiziaria per il furto. Il cellulare è stato riconsegnato al legittimo proprietario.


