1

piscina

NOVARA - 18-03-2018 - La Regione Piemonte

aprirà un'inchiesta, in seno al Centro regionale antidiscriminazioni, sul caso dell'autorizzazione inizialmente concessa e poi negata ad una cooperativa per tenere lezioni di nuoto per richiedenti asilo nella piscina comunale di Novara. Lo ha reso noto la Regione stessa con una nota. Il caso è scoppiato venerdì: una cooperativa cittadina aveva chiesto, e ottenuto, il permesso di utilizzare l'impianto per tenere corsi per richiedenti asilo, visto il numero elevato di annegamenti fra queste persone. Ma dopo un primo via libera, proprio nel giorno in cui il corso avrebbe dovuto iniziare, l'inatteso stop, per motivi tecnici e burocratici. Secondo l'assessora ai Diritti civili e all'Immigrazione, Monica Cerutti, "il caso che riguarda il Comune di Novara potrebbe essere una discriminazione indiretta, perché non agita direttamente pur avendo chiaro un fine discriminatorio nei confronti di giovani richiedenti asilo. Sono state portate dall'amministrazione motivazioni apparentemente tecniche, salutate però dal capogruppo leghista della stessa maggioranza in Consiglio comunale con soddisfazione perché a suo dire si è intervenuti contro una 'discriminazione verso gli italiani'. Stupiscono innanzi tutto le tempistiche degli atti dell'amministrazione, che sono intervenuti con grande solerzia per bloccare questo progetto. Crediamo dunque che ci siano tutti gli elementi per aprire un caso presso il nostro Centro regionale antidiscriminazioni e poter approfondire cosa sia veramente successo”. Nel frattempo, il Csi e la cooperativa hanno reso noto che effettueranno il corso altrove.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.