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NOVARA-09-03-2018- Rapine e violenza

sessuale ai danni di prostitute: i giudici dell’Appello hanno assolto uno dei due imputati e confermato la sentenza, ma ridotto la pena, per l’altro. Sentenze di assoluzione in secondo grado non sono così del tutto inusuali ma lo diventano nel momento in cui tra il verdetto di primo grado, emesso dai giudici del collegio di Novara, e quello dei colleghi di Torino, sono passati più di 11 anni. Correva infatti l’anno 2006 quando nell’aula del palazzo di giustizia di Novara fu pronunciata la sentenza di condanna a 10 anni e 6 mesi di reclusione per due novaresi, uno all’epoca dei fatti poco più che quarantenne, l’altro appena trentenne accusati di aver rapinato in tre occasioni altrettante prostitute che lavoravano sulla statale 32 e di averne violentata una; fatti che, per l’accusa, erano accaduti tra la fine del 1999 e il 2000 quando in due, armati di una pistola che poi si rivelò essere un’arma giocattolo, a bordo di un’utilitaria bianca, si avvicinavano con la scusa di una prestazione e poi, sotto la minaccia di quell’arma, le costringevano a consegnare l’incasso della serata. In un’occasione poi, così aveva denunciato ai carabinieri una delle ragazze, poi resasi irreperibile, dopo la rapina era stata costretta ad avere un rapporto con entrambi. Le indagini avevano portato ad individuare il proprietario dell’auto e quel suo amico con il quale spesso si vedeva in giro. I giudici di Novara avevano accolto le ricostruzione dei fatti data dagli investigatori, e le richieste dell’accusa e avevano condannato entrambi alla pena di 10 anni e mezzo di reclusione. I difensori, avvocati Brusorio e Fornarelli, contro quella sentenza avevano presentato appello. Di anni da quel momento ne sono passati ben 11 prima che il fascicolo giungesse al dibattimento di Torino. Il procuratore generale aveva chiesto l’assoluzione per la violenza sessuale e la condanna a7 anni per le rapine; i giudici hanno assolto il più giovane da tutti i reati a lui contestati ed hanno ridimensionato la pena a 6 anni per il più vecchio, per il quale il difensore ha preannunciato ricorso per Cassazione.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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