CAMERI - 21-04-2025 -- L'Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore continua le azioni di contrasto alla PSA. Al fine di potenziare le attività di sorveglianza attiva di ricerca delle carcasse di cinghiale, ha richiesto l'organizzazione di un corso di biosicurezza con il coinvolgimento degli agenti di Polizia Locale e di volontari di associazioni del territorio. Tutto ciò consentirà una più rapida attività di controllo dell'espansione della PSA, la Peste Suina Africana.
Il Corso di formazione sulla Biosicurezza relativo alla Peste Suina Africana si è svolto nei giorni scorsi presso Villa Picchetta a Cameri, organizzato dalla Dott.ssa Flavia Coppo Responsabile GOT e PMPPV A.S.L. NO. Il corso ha convogliato circa 90 partecipanti tra cui molti volontari, GEV, AIB, Guardiaparco, cacciatori, agenti di Polizia Locale, membri dell'Associazione Carabinieri e operatori selezionati. I docenti, Dottor Alberto Borella, Gilberto Mancin (ASL di Novara) e il Dottor Roberto Viganò (ATC di Novara) hanno illustrato l’origine e la diffusione del virus, le misure di biosicurezza, le normative da rispettare e la necessità di collaborare insieme sul territorio.
Il virus della Peste Suina Africana richiede molte energie in campo e la frequentazione del corso è obbligatoria per chi partecipa attivamente all’attività di ricerca delle carcasse di cinghiale, nelle zone di controllo dell’espansione virale (ZCEV) individuate dalla Regione, e alle altre attività di depopolamento del cinghiale. Il virus della PSA è molto resistente e in caso di rinvenimento di una carcassa di cinghiale occorre avvisare l’ACL.