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Dottor Micalizzi

NOVARA -01-03-2018- E' stato eseguito

recentemente all'Ospedale Maggiore di Novara, un delicatissimo intervento in un uomo di 39 anni, affetto da mieloma multiplo oltre che da una grave patologia autoimmunitaria, che si presentava con terza recidiva fulminante di endocardite infettiva. Il primo intervento era stato già molto complesso. A settembre il triste riscontro di recidiva d’infezione che ha richiesto un intervento in emergenza. Entrambi gli interventi sono stati condotti dal direttore di struttura Cardiochirurgia, dott. Ezio Micalizzi e dalla dott.ssa Alina Gallo, nel secondo, sono state necessarie nove ore e mezza per ricostruire l’anatomia cardiaca. Il paziente ha avuto un buon recupero, ha chiesto ufficialmente la mano alla fidanzata ed è stato dimesso a casa. La Cardiochirurgia dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara è la struttura pubblica di riferimento del quadrante per il trattamento delle endocarditi batteriche acute (Eba) e l’alto volume di pazienti trattati la rende tra le più competitive dell’Italia nord-occidentale. dopo gli interventi c'è stato uno stretto monitoraggio del paziente ma, a gennaio, l’ennesima infezione lo ha posto nuovamente in pericolo di vita. Il dott. Micalizzi ha quindi deciso di  invitare uno dei “giganti” della cardiochirurgia il professor Gebrine El Khoury, direttore del reparto di Chirurgia Cardiovascolare e Toracica della Clinica Universitaria Saint Luc e professore presso l’Université Catholique de Louvain, Bruxelles, Belgio.Il professor El Khoury ha accettato di condividere la tecnica che lui perfeziona da molti anni riconoscendo le grandi potenzialità dell’equipe a imparare la tecnica e quindi riprodurla.  L’8 febbraio, IL  professor El Khoury e la dott.ssa Silvia Solari insieme all’equipe novarese formata dalle dott.sse Alina Gallo, Francesca Ivaldi e dal direttore Ezio Micalizzi, insieme agli anestesisti dott.ssa Barbara Giamundo e dott. Riccardo Bosso, hanno condotto il delicatissimo intervento e salvato la vita al paziente. "Il nostro centro si distingue per gli approcci mini-invasivi trans-catetere delle valvole, ma non bisogna dimenticare – spiega il dott. Micalizzi – che alla maggior parte dei pazienti occorre una chirurgia in sternotomia e, tra questi, alcuni necessitano di interventi molto lunghi e delicati. La chirurgia delle endocarditi richiede grandi capacità ed esperienza chirurgiche".

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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