NOVARA -16-02-2018- Sono positivi i
dati del primo mese di apertura del Centro di accoglienza, indirizzo e supporto ai pazienti con diabete mellito attivato ai primi di gennaio all’azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara. Si tratta del primo centro di questo genere del Piemonte. L’obiettivo era quello di fornire un servizio in grado di garantire, direttamente o indirettamente, tramite risorse umane, tecnologiche e strutturali, l’intero percorso di cura del paziente affetto da questa patologia. Dopo sole quattro settimane è già possibile stilare un primo bilancio: sono stati registrati 163 accessi ma 12 pazienti prenotati (7.3%) non si sono presentati alla visita e quindi le visite effettive sono state 151. Mediamente ci sono state 38 visite a settimana, 8 visite al giorno. Le “prime visite” sono state 43: "In 18 casi - spiega il prof. Gianluca Aimaretti, coordinatore del Cais-Dm – ci sono stati nuovi riscontri di diabete (12% del totale, 42% delle prime visite). Negli altri casi si è trattato di pazienti con diagnosi già nota di diabete ma che fino ad allora erano stati seguiti solo dal proprio curante o da altri centri diabetologici o di pazienti che hanno effettuato per la prima volta un accesso al nostro centro ma in assenza di valori laboratoristici non era ancora stata effettuata diagnosi di diabete. Mi pare un inizio buono, che risponde alle richieste dell’utenza, ci permette di lavorare con maggiore tranquillità e di fornire risposte di cura efficaci".


