
NOVARA - 06-02-2018- Brutte notizie dall'Iran
sulla sorte di Ahmadreza Djalali, il ricercatore che per due anni ha lavorato a Novara al Centro di Medicina dei Disastri dell'Upo, condannato a morte nel suo paese con l'accusa di spionaggio. Secondo quanto reso noto dal suo legale, infatti, la Corte suprema iraniana ha respinto la richiesta per il riesame della condanna capitale. L'avvocato ha annunciato che presenterà una nuova richiesta per fare in modo che tutta la documentazione venga realmente letta. Djalali si trova in prigione dall'aprile del 2016: venne arrestato mentre si trovava in Iran per un convegno. Negli ultimi mesi le sue condizioni di salute sono diventate sempre più precarie.


