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NOVARA -06-02-2018- Legambiente dice "no

a nuove estrazioni petrolifere". Questo, in vista dell'attesa conferenza dei servizi convocata  per oggi, martedì 6 febbraio in Regione Piemonte, in cui si discuterà della richiesta di Shell di autorizzare attività di prospezione e possibili nuove trivellazioni in un’area di 462 km2 tra le provincie di Novara, Vercelli, Biella e Varese. Shell, scrive Legambiente in una nota, vuole "valutare l’opportunità di effettuare ulteriori attività di verifica dell’esistenza del giacimento” nell’area del permesso di ricerca di idrocarburi denominato “Cascina Alberto”, territorio compreso tra i comuni di Gattinara, Ghemme, Sizzano e le aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, zone che hanno un’economia prevalentemente basata sul turismo con centinaia di migliaia di presenze all’anno con un’offerta che si basa su natura e paesaggio".  "Siamo fermamente contrari alla deriva petrolifera nella nostra Regione - ha sottolineato il presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta, Fabio Dovana -  a cominciare dalle prime attività di ricerca e prospezione sia per il rischio a cui verrebbero sottoposti il territorio e la popolazione, sia perché il petrolio è una vecchia energia fossile causa di inquinamento, dipendenza economica, conflitti e protagonismo delle grandi lobby. Piuttosto che diventare terreno di conquista delle compagnie petrolifere l’area dovrebbe essere tutelata e valorizzata per la sua vocazione turistica e la pregiata produzione vitivinicola-  Il futuro è nelle fonti rinnovabili, già oggi competitive e in grado di soddisfare il 32% dei consumi elettrici nazionali e in Piemonte il 39%".

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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