NOVARA -05-02-2018 - C'è anche un imprenditore
novarese fra le cinque persone nei confronti delle quali la Guardia di Finanza di Torino ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Torino: tutti sono ritenuti responsabili di concorso in bancarotta fraudolenta aggravata per il fallimento di una fonderia di Trezzano sul Naviglio. Di queste cinque misure cautelari, due sono in carcere, una di arresti domiciliari e due sono obblighi di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Oltre all'imprenditore novarese, le ordinanze riguardano altri due imprenditori residenti nelle province di Pavia e Milano, un consulente fiscale di Crema e un avvocato catanese. L'indagine era partita dal fallimento della fonderia: è stato infatti scoperto che l'amministratore consapevole dello stato d’insolvenza, aveva architettato un complesso schema di cessioni dei beni aziendali per distrarli dal patrimonio societario, impedire le azioni di recupero dei creditori e del curatore e al tempo stesso mantenerne la disponibilità, destinandoli a imprese intestate a suoi prestanome. Secondo l'accusa, i due professionisti coinvolti si erano prestati, l'uno come amministratore e liquidatore della fonderia fallita, l'altro è prestato come amministratore di una società croata, utilizzata per l'acquisto fittizio di beni aziendali. Inoltre, la sede legale della società era stata trasferita prima a Torino e poi negli Emirati Arabi Uniti.


