
CARPIGNANO SESIA -27-01-2018- Il Comitato DNT di Carpignano Sesia torna a parlare dell'ormai noto Permesso "Cascina Alberto", attraverso il quale la Shell, vorrebbe far partire una serie di indagini per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi. "Negli ultimi giorni del 2017 la multinazionale Royal Duch Shell, operante nel settore petrolifero, dell’energia e della petrolchimica ha depositato presso il ministero dell’Ambiente la richiesta di avvio per una campagna di indagini geofisiche nell’ambito del Progetto di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi del Permesso “Cascina Alberto” - scrive il Comitato in una nota - È stato pertanto deluso l’ottimismo di chi aveva pensato che i mesi di silenzio, seguiti al primo annuncio di queste intenzioni palesate all’inizio della scorsa primavera, corrispondessero ad una rinuncia di fronte ai numerosi pareri negativi allora raccolti nel territorio. Durante queste settimane Shell si sta ripresentando nel territorio del Permesso “Cascina Alberto” con lettere inviate ai diversi enti con i quali aveva avuto contatti nei mesi scorsi. A Shell non abbiamo altro da aggiungere rispetto a quanto è stato detto allora. Non saranno pratiche di marketing, come sta continuando a fare Shell, a poter ribaltare una analisi documentata sui caratteri economici, socio-culturali ed ambientali dei territori del Novarese, compiuta da parte nostra per contrastare il tentativo avviato da Eni. Questa fascia di territori piemontesi e lombardi non può essere trasformata in una sorta di Texas italiano". Il Comitato, inoltre, sottolinea come sin dallo scorso anno abbia messo a disposizione di tutti i territori oggetto di "appetiti" petroliferi la propria esperienza di comunità che si interroga sul proprio presente e sulle prospettive future, derivanti da una iniziativa imprenditoriale (quella di Eni) destinata a scardinare i modelli economici pazientemente costruiti nel territorio a partire dalla valorizzazione delle sue risorse. ".Era stato infine suggerito, e lo confermiamo anche oggi, che gli ingenti investimenti necessari per le attività di ricerca di idrocarburi liquidi e solidi nel sottosuolo del “Permesso Cascina Alberto”, e in tutti gli altri luoghi in cui Shell è impegnata ad operare, sarebbero stati messi a miglior frutto sostenendo la ricerca nel campo delle energie rinnovabili piuttosto che nello sforzo assurdo di individuare gli ultimi barili di petrolio del pianeta Terra".


