NOVARA – 31-10-2023 - Un convegno dedicato alle donne per informare e offrire spunti d’approfondimento al numeroso pubblico presente all’Arengo del Broletto nel tardo pomeriggio di lunedì 30 ottobre. "Tumore al seno: la cura su misura" è stato organizzato con passione e dedizione da Maria Cristina Stangalini, presidente della commissione consiliare di Salute pubblica del Comune di Novara che ha aperto l’incontro sottolineando: “Alla donna quando riceve questa diagnosi crolla il mondo addosso, la cura su misura rassicura e l’Aou la promuove. Anche la Lild è fondamentale poiché promuove tantissime iniziative tutto l’anno”.
Sono poi intervenuti, sempre in rappresentanza del Comune di Novara, l’assessore alla cultura Luca Piantanida: “il tumore tocca tutti noi, i numeri di questa patologia sono pazzeschi. Il primo baluardo è la prevenzione” e la vice sindaco Marina Chiarelli.
L’evento ha avuto il supporto di Aou Maggiore della Carità di Novara, Università del Piemonte Orientale e Lilt Novara rappresentata dalla presidentessa Giuseppina Gambaro: “diamo sostegno al SSN, ci prendiamo cura dei pazienti e delle loro famiglie e non solo per il tumore al seno”.
Il rettore dell’Università del Piemonte Orientale Gian Carlo Avanzi, prima dell’apertura dei lavori, ha evidenziato l’importanza della diagnosi precoce anticipando che nei prossimi anni ci saranno cambiamenti radicali per le neoplasie. “Vogliamo dare un messaggio positivo di prevenzione e cura”, ha sottolineato Daniela Kozel, direttore sanitario AOU Maggiore della Carità di Novara. "Il 12% delle donne si ammala di tumore al seno, ma 87% di queste è ancora in vita dopo 5 anni dalla diagnosi. La terapia è sempre più efficace”, così il dottor Ivano Dodaro, responsabile dell’unità di senologia del Maggiore, è entrato subito in argomento.
“Con una diagnosi precoce si può guarire”, ha subito affermato la dottoressa dell’unità di Senologia Eleonora Gallarotti spiegando il percorso degli esami a cui verrà sottoposta la paziente in tempi brevi, la collega Licia Galli ha aggiunto: “Siamo sempre più per una chirurgia conservativa, per essere meno invasivi, grazie ad attrezzature sempre più tecnologiche”.
La professoressa Alessandra Gennari, direttore dell’Oncologia, ha evidenziato “In Piemonte sono noi a Novara usiamo il doppio blocco, ovvero due farmaci per la terapia pre operatoria: aiutano tantissimo e fanno risparmiare dopo l’intervento. Inoltre abbiamo un apparecchio, la Dignicap che raffredda il cuoio capelluto per ridurre al minimo la perdita dei capelli durante la chemioterapia”. E’ seguito l’intervento della chirurga plastica Liah Moalem: “la personalizzazione della cura è decisa con la paziente per preservare il suo benessere psicofisico” e quello della radiologa Anna Gambaro che ha illustrato gli step degliesami strumentali che una paziente deve seguire quando constata qualcosa di anomalo.
L’incontro si è concluso con un video di una testimonianza diretta.
All’evento hanno partecipato anche diversi rappresentanti di Enti e Istituzioni: il questore Alessandra Faranda Cordella, per la prefettura Marco Baldino, i consiglieri regionali Federico Perugini e Domenico Rossi, il presidente dell’ordine dei medici Federico D’Andrea, il direttore amministrativo dell’Asl Novara Anna Ceria e quello sanitario Emma Zelaschi e altri ancora.


