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ospedale novara ingresso

NOVARA -19-12-2017- L'ospedale "Maggiore"

di Novara è ai vertici per quanto riguarda il trattamento endovascolare dell'ictus. E' infatti al secondo posto in Piemonte per questo tipo di trattamenti per l'ictus ischemico e, in Italia,  uno tra i centri d’Italia con il maggiore incremento percentuale rispetto all’anno precedente, con un aumento del 100% dei casi trattati, passando da 24 dell’anno scorso ai circa 50 di quest’anno. A fianco della già consolidata terapia fibrinolitica endovenosa, e anche nei casi in cui questa è controindicata, da qualche anno è attivo presso la struttura complessa di Radiodiagnostica, diretta dal Professor Alessandro Carriero, anche il trattamento di disostruzione meccanica delle arterie cerebrali. Questo è possibile grazie all'utilizzo di tecniche angiografiche e ad un'innovativa macchina di aspirazione del coagulo che consente di ripristinare il flusso e ridurre o azzerare i danni e la disabilità e invalidità entro le prime sei ore dall’insorgenza dei sintomi, letteralmente "stappando" l’arteria cerebrale che si è chiusa (per un coagulo o un embolo), che altrimenti avrebbe determinato l’assenza di ossigenazione e la morte di neuroni cerebrali. Quello di  Novara è quindi un centro riconosciuto per questo tipo di trattamenti, grazie al lavoro di messa a punto da parte dei responsabili delle strutture semplici di Unità di radiodiagnostica interventistica (dr. Giuseppe Guzzardi) e di Neuroradiologia (dr. Alessandro Stecco)e delle loro equipe. In oltre il  75% dei circa 100 pazienti trattati a Novara, si è riusciti ad ottenere una completa rivascolarizzazione cerebrale e, nella maggior parte di questi pazienti, si è ottenuto un buon risultato clinico con ripristino della capacità funzionale e significativa riduzione del grado di disabilità.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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