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NOVARA - 03-07-2023 -- Alcune associazioni ambientaliste novaresi hanno sollevato dubbi sul fatto che la città di Novara sia realmente finalista per la nomina ad European Green Capital, e di come, per questo, nessuna di loro sia stata coinvolta.

In una nota diffusa e sottoscritta da Legambiente Sezione di Novara, Circolo "Il Pioppo" Ovest Ticino e Novarese, "Italia Nostra", Sezione di Novara, Medicina Democratica, Sezione di Novar, CARP Novara, ISDE, Sezione di Novara, Associazione La Torre Mattarella, Comitato DNT (Difesa Nostro Territorio), Associazione Vivi Novara ODV, "I Fontanili di Pernate", Fridays for Future Novara si legge: "Andando a visionare il sito web ufficiale Environment della Commissione Europea
nascono dubbi sul fatto che si tratti effettivamente delle città finaliste. L’elenco pubblicato
il giorno 26 maggio sembrerebbe essere quello delle città candidate a concorrere per
tale premio, ovvero dell’accettazione della candidatura. La procedura, per altro,
contempla una analisi tecnica da parte di un gruppo di esperti sul contenuto delle 7
schede tematiche presentate dalle città, con conclusione prevista entro fine giugno, a cui
segue, da parte della Commissione, la scelta e l’annuncio della lista dei finalisti, nel mese
di luglio".

E ancora: "Le associazioni ambientaliste novaresi non sono state coinvolte (così come invece auspicava il bando della Commissione UE) attraverso l’organismo preposto, vale a dire la Consulta per l’Ambiente da tempo giacente non convocata. Avrebbero poi fornito il loro supporto per la rappresentazione delle condizioni ambientali della città e per una più articolata e innovativa strategia di sostenibilità urbana, pienamente coerente con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e i target della UE".


Fra le indicazioni, quella di "rifiutare e fermare la pressante e invadente richiesta insediativa di pochi o pochissimi operatori per una logistica sempre su gomma, con grande consumo di suolo", e "assumere i temi della formazione, dell’innovazione, del lavoro, della cultura e
dell’ambiente come temi centrali nelle politiche di governo del territorio e di sviluppo della
nostra comunità". E ancora: si chiede di attuare una efficace politica di sviluppo industriale, fermare la “fuga di cervelli”; recepire il Piano Paesaggistico Regionale, risolvere il nodo ferroviario della città, con l’interramento della linea storica Mi-To, eliminazione di tutti i cavalca ferrovia e del sottopasso di Corso Risorgimento; attuare il MOVICENTRO, attuare il progetto di forestazione urbana".

 

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