NOVARA - 29-11-2017- In occasione della
visita del Papa in Myanmar, Coldiretti ha effettuato un'analisi dalla quale emerge com siano aumentati del 736% rispetto al 2016, gli arrivi di riso da quel paese, dove le autorità locali hanno avviato, a fine ottobre, la raccolta nei campi abbandonati dai musulmani Rohingya in fuga dalla repressione nello stato occidentale del Rakhine e rifugiatisi nel vicino Bangladesh. Le importazioni di riso in Italia da Myanmar (Birmania) hanno raggiunto addirittura il valore record di 7,3 milioni di chili in soli otto mesi sulla base dei dati Istat. I Rohingya sono una minoranza etnica della Birmania, di religione musulmana, che vive in una situazione di apartheid nella regione del Rakhine, al confine con il Bangladesh. Considerati come immigrati clandestini, infatti, è negata loro la cittadinanza birmana e i loro terreni vengono confiscati mentre la libertà di movimento è limitata per relegarli alla miseria dei loro villaggi. "Adesso le industrie italiane dicano x trasparenza, giusta informazione e per far compiere una scelta etica a tutta la società da dove proviene il riso che importano alla luce di quanto avviene in alcuni paesi asiatici dove, oltre alla criticità dei Rohingya, si stanno vivendo tensioni - ha detto Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara Vco - E' necessario, inoltre, che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri a tutela del lavoro dei nostri imprenditori e della salute dei consumatori .Ricordiamo che a rischio c'è la risicoltura Made in Piemonte che conta numeri importanti con una superficie complessiva di 230 mila ettari, 1100 aziende ed una produzione di quasi 10 milioni di quintali".


