NOVARA -19-11-2017- E' partito in questi
giorni il piano dell'azienda ospedaliero-universitaria "Maggiore della Carità" per fronteggiare eventuali epidemie influenzali. Secondi gli esperti, infatti, potrebbe essere la peggiore degli ultimi dieci anni nel caso in cui la “variante australiana” dovesse arrivare anche in Italia e a Novara, nello specifico: il picco è previsto nel periodo delle festività natalizie. L'azienda, nel frattempo lancia un appello ai cittadini, sottolineando che è possibile prevenire questo attacco vaccinandosi. "In questo modo - dicono dall'Aou in una nota - si aiuta anche l’ospedale evitando quei sovraffollamenti, in particolare al pronto soccorso, che potrebbero determinare disagi e difficoltà". Si sottolinea, inoltre, come, prima di rivolgersi all’ospedale, vadano adottate misure di buon senso: non stringere le mani di altri dopo aver starnutito, lavarsi con cura le mani, mettersi a letto ai primi sintomi, non trascurare il periodo di convalescenza. Il piano anti-influenza dell’Aou prende in considerazione il periodo sino al 15 marzo 2018, e tocca due aspetti fondamentali: il sovraffollamento e la possibile carenza di posti letto. Nel primo caso, è stato previsto un incremento di medici, infermieri, box per i pazienti, barelle, carrozzine. La pianificazione per garantire la sufficiente disponibilità di posti letto ha invece portato all'ampliamento della disponibilità nelle sedi ospedaliere, ma anche la collaborazione con altre strutture esterne per il trasferimento dei pazienti che hanno risolto la fase acuta, liberando posti per l’eventuale epidemia. (N.C)


