
TORINO - 19-01-2023 -- E' negativo il commento del Nursing Up alla accelerazione che la Regione ha impresso nel riconoscere ai medici urgentisti, che lavorano nei Pronto Soccorso, una maggiorazione delle indennità da prestazioni aggiuntive di ben 40 euro all’ora (da 60 a 100 euro) grazie ad un disegno di legge ad hoc che verrà approvato in “tempi lampo”.
Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, non può non rilevare che la stessa “sensibilità” non sia al momento stata riservata agli infermieri che lavorano nelle stesse strutture di urgenza, ossia i Pronto Soccorso di tutto il Piemonte. La concretizzazione dell’incentivo sulle prestazioni aggiuntive di infermieri e professionisti della sanità che operano in tali settori, infatti, è stata rimandata a future discussioni, anche con le rappresentanze sindacali, senza che a oggi vi sia una data certa per la loro erogazione.
Il Segretario Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri, sottolinea: “Spiace osservare come ancora una volta i medici vengano prima degli infermieri. Per carità, siamo favorevoli all’aumento della retribuzione delle indennità, che la Regione aveva preannunciato essere di almeno 30 euro l’ora, e ci fa piacere che la Regione lo concorderà con le rappresentanze sindacali; ci pare però incongruo vedere tanta tempestività per i medici e non altrettanta solerzia per gli infermieri. Auspichiamo che al più presto tale disparità venga cancellata”.
Aggiunge Delli Carri: “Più nello specifico, però, non possiamo non sottolineare che l’idea del “bonus” sulle indennità delle prestazioni aggiuntive sia ancora una volta una soluzione tampone, estemporanea, che non risolve alla radice il problema della grande carenza di personale con organici all’osso".


