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Djalali foto

NOVARA -08-11-2017- Il Governo risponderà

venerdì, 10 novembre, alla Camera, all'interpellanza urgente presentata dall' on. Pia Locatelli (e firmata da oltre 50 deputati), parallelamente a quanto si sta facendo in Senato, sulla condanna a morte stabilita da un tribunale di Teheran per il ricercatore iranian Ahmadreza Djalali, che per due anni ha lavorato al Centro di medicina dei disastri dell'Upo di Novara. Lo hanno comunicato la senatrice a vita Elena Cattaneo, il presidente della commissione Diritti Umani senatore Luigi Manconi e la senatrice Elena Ferrara, che lo scorso 25 ottobre hanno presentato un'interpellanza urgente al Governo, sottoscritta finora da 133 senatori, sulle sorti dello scienziato e ricercatore. La sentenza di condanna è stata emessa, con l'accusa di spionaggio, lo scorso 21 ottobre."L'attenzione sul caso deve restare alta: dati i legami che Djalali ha col nostro Paese e in particolare con l'Università del Piemonte Orientale, con cui ha collaborato assiduamente negli scorsi anni - hanno detto i senatori - crediamo che questa sia l'occasione per il Governo italiano, in primo luogo per il Ministro degli Esteri Angelino Alfano, di offrire parole chiare e una 'road map' precisa per l'assistenza diplomatica e consolare al ricercatore, in modo da impedirne la messa a morte, garantire il rispetto dei suoi diritti e arrivare prima possibile alla sua liberazione". (N.C)

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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