NOVARA-04-11-17-Era la sera del 22

maggio di due anni fa quando nella piazza di Cerano, di fronte ad un bar, scoppiò una lite nel corso della quale spuntarono due coltelli. Per quei fatti ieri (venerdì 3 novembre) davanti al collegio è comparso uno degli imputati (l’altro è di fatto irreperibile); il primo, 42 anni, italiano, chiamato a rispondere dell’accusa di tentato omicidio, l’altro, di nazionalità marocchina, 37 anni, che nell’aggressione ebbe la peggio, accusato di lesioni; ciascuno dei due rispettivamente imputato e parte offesa nel medesimo procedimento. Tra i testi alcuni ragazzi che quella sera assistettero in parte ai fatti, il carabiniere che raccolse le testimonianze e il medico legale che successivamente visitò il marocchino. Da quanto emerso sembrerebbe che la lite si sviluppò in due momenti successivi: prima i due vennero alle mani e furono separati da alcune persone poi, quando l’italiano era già salito in auto per andarsene a casa, il marocchino lo avrebbe raggiunto impugnando un coltello; l’italiano sarebbe sceso dall’auto e lo avrebbe affrontato, anche lui armato di un coltello. La peggio per l’extracomunitario che fu raggiunto da una coltellata all’emitorace sinistro e al bicipite e riportò anche la frattura di una caviglia e fu trovato dai carabinieri seduto, sanguinante, su una sedia all’esterno del bar; l’altro, l’italiano, fu rintracciato a casa. “Aveva ferite sul volto – ha detto il carabiniere – Confermò l’aggressione ma disse di non aver fatto nulla, di essersi solo difeso”. I coltelli furono ritrovati subito, uno, quello usato dal marocchino, a terra, sotto una sedia, l’altro nell’auto dell’italiano “dove – ha aggiunto il militare  – fu trovato anche un martello”.  Gli imputati (presente in aula solo l’italiano, assistito dall’avvocato Attilio Molinengo del foro di Torino, di fatto irreperibile lo straniero difeso dall’avvocato Maria Raciti) saranno ascoltati nella prossima udienza fissata per il 16 febbraio.