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cupola interno foto

NOVARA - 11-10-2022 -- Da Madrid alla Grecia, sono variegate le nazionalità di provenienza dei turisti che hanno scelto la salita alla Cupola della Basilica di San Gaudenzio durante la loro visita a Novara in questa seconda stagione di apertura ad opera della collaborazione tra Comune di Novara, l’ATL e Kalatà, l’impresa culturale che ha messo in sicurezza il percorso e gestisce l’iniziativa. 
Primi fra tutti ad accogliere con entusiasmo la proposta sono stati i novaresi, mescolati fra le centinaia di visitatori del fine settimana.

Il viaggio nelle viscere della costruzione pensata dal genio dell’architetto Alessandro Antonelli inizia dalla base del campanile progettato da Benedetto Alfieri. Qui si affronta il primo del 478 gradini che conducono al basamento della guglia su cui è collocata la statua del Cristo Salvatore, a quota 100 metri. Fra camminamenti, contrafforti e affacci sull'esterno il percorso di visita permette di scoprire le soluzioni ingegneristiche e architettoniche che caratterizzano l'edificio. Un’esperienza unica e due percorsi di visita che permettono al pubblico di raggiungere 75 e 100 metri di altezza con l’obiettivo di mostrare la bellezza di questa straordinaria opera architettonica tutta italiana.

Lo stupore non è mascherabile davanti all’enorme compasso in legno che si incontra durate la visita. Conservato in una sala al di sopra dell’abside, nel sottotetto della basilica, si trova l’originale strumento servito ad Antonelli per realizzare le dime in legno necessarie a tracciare le parti curve, cioè le quarto coppie di arconi su cui si sviluppa il suo ambizioso progetto.
Salendo attraverso i gradini e i camminamenti di servizio, realizzati per consentire il procedere ai lavori, si entra lentamente in intimità è con l’imponete struttura realizzata in calce e mattoni: 2 mila metri cubi, per la precisione, cotti tutti nelle storiche fornaci novaresi. 

La salita porta rapidamente al primo affaccio: un giro di 360 gradi sulla città a circa 50 metri di altezza. Uno sguardo sui tetti novaresi fra i quali si riconoscono i punti più e gli edifici più caratteristi come Casa Bossi, corso Cavour, lo snodo ferroviario, il teatro Coccia con piazza Martiri e il Castello visconteo. 
Allungando lo sguardo verso l’orizzonte, quando la foschia lo consente, la vista si allunga sull’arco alpino verso nord, mentre a est il cielo si incontra con gli alti grattaceli di Milano.
A questo punto della visita a impressionare sono anche i decori della seconda cupola e l’interno della basilica che si riesce a intravedere da quello che viene chiamato Occhio di gran tazza: l’apertura della seconda cupola, a 50 metri di altezza.

Salendo ulteriormente il rapporto con l’opera di Antonelli si fa più intimo e raccolto. A 75 metri di altezza i 24 pilastri di sostegno, che accompagnano tutta la salita si fanno sempre più vicini e creano uno spazio interno caratterizzato da un’acustica perfetta. Da qui, ci si trova sotto il basamento della guglia, si intravede, sempre più lontano, l’interno della Basilica e l’originale statua di Cristo Salvatore, un tempo posta sulla cima della cupola e ora sostituita da una copia in vetro resina . Si riesce a distinguere anche lo scudo fasciato di rosso e d'argento, sormontato da un elmo, stemma del Cardinale Giovanni Cacciapiatti, a memoria della generosità dell’illustre novarese che donò alla basilica la sua attuale pavimentazione.

Non restano che le ultime due rampe di scale per raggiungere il punto panoramico più alto che la salita offra: uno sguardo unico, solitamente riservato alla statua del Salvatore, che attraverso questa esperienza di salita eleva anche i visitatori, non solo fisicamente. Qualche minuto in silenziosa contemplazione del panorama prima di affrontare la discesa è sufficiente a cambiare il punto di vista.

La stagione 2022 proseguirà fino al 1 novembre con visite il venerdì, il sabato e la domenica e, dopo la pausa invernale, riprenderanno nella primavera 2023. 

Per informazioni o per prenotare la propria salita e visita alla Cupola è possibile consultare il sito www.kalata.it oppure contattare il call center al numero 0174/330976 o all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Veronica Galluzzo

 

 

 

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