NOVARA- 19-09-2022-- Cabiria Teatro si aggiudica un bando emblematico provinciale Cariplo e realizza il progetto “Stagelife, il palcoscenico della vita”, un progetto di produzione teatrale che si pone l’obiettivo di superare la dicotomia tra distanza e presenza in scena, tramite l’ideazione di un format replicabile in diversi contesti, in un dialogo tra cinema, teatro e digitale. “La nostra idea è quella di rendere accessibile una proposta teatrale in un mix immersivo tra performance live e tecnologia, valorizzando beni culturali locali e spazi comunitari periferici – spiegano Elena Ferrari e Mariano Arenella, direttori artistici di Cabiria Teatro - Intendiamo coinvolgere il pubblico ingaggiandolo con una proposta inclusiva, in grado di rendere ogni spettatore protagonista: è per questo motivo che gli spettacoli saranno in presenza, ma alcune scene si svolgeranno in zone dello spazio non direttamente visibili dal pubblico che potrà però seguirle in streaming life direttamente dal proprio smartphone”.
Per valorizzare al meglio il lavoro di produzione a contatto con le varie comunità che partecipano a “Stagelife”, Cabiria Teatro ha costruito un partenariato misto, espressione di un’idea di innovazione sociale che dialoga con il terzo settore sia in ambito culturale che sociale, quali le associazioni Territorio e cultura onlus e Solidonda. La parte tecnica è affidata agli esperti dell’associazione Gomboc e tutto il progetto è caratterizzato da una forte presenza di giovani professionisti (operatori culturali e attori) e da una rete di spazi attivi sui beni culturali più riconoscibili della città di Novara (Cupola Antonelliana, Casa Bossi, Canonica del Duomo).
Il primo appuntamento è presente nel calendario di questa stagione de “Le Notti di Cabiria” ed è in programma il 30 settembre a Casa Bossi. Si tratta di “Romeo e Giulietta Opera Ibrida”, una liberissima riscrittura da Shakespeare con la drammaturgia di Maurizio Patella, due volte finalista del Premio Riccione per il teatro e vincitore della menzione speciale "Franco Quadri", e il soggetto di Mariano Arenella.
Nel mese di ottobre, invece, prenderà il via un laboratorio di Comunità per adulti alla Rizzottaglia, quartiere periferico di Novara che ha conosciuto negli ultimi settant’anni tre ondate migratorie: dalmati, persone provenienti da sud Italia e migranti stranieri. Gli abitanti dei palazzi saranno coinvolti in un percorso di ascolto e co-costruzione drammaturgica grazie alla mediazione di “Territorio e cultura onlus” che da anni opera nel quartiere. Il laboratorio avrà lo scopo di realizzare uno spettacolo che sarà messo in scena nella prossima stagione estiva di “Le Notti di Cabiria”. La stessa modalità di approccio verrà utilizzata con le persone che alloggiano nelle casette dell’ex campo Tav; in questo caso sarà l’associazione Solidonda a fare da tramite valorizzando le potenzialità di ognuno dei partecipanti.


