NOVARA-24-10-20 17-Prima lo stalking poi
il tentativo di estorsione. E la storia, che vede protagonisti due uomini e una donna finisce in un’aula del tribunale di Novara dove compariranno i primi come imputati e lei quale parte offesa. Tutto era iniziato nell’estate di tre anni fa quando uno dei due aveva conosciuto una ragazza; tra loro era nata un’amicizia che nel corso dei mesi si era consolidata fino al punto che lui aveva pensato, e proposto, che tra loro potesse nascere qualcosa di diverso. Ma lei aveva opposto un fermo rifiuto. E da quel momento era iniziata una vera e propria persecuzione: telefonate, messaggi, a qualsiasi ora del giorno e della notte, “dove sei?”, “cosa fai?” “stai attenta che se esci e vai in giro ti potrebbe capitare qualcosa di brutto”; e poi appostamenti sotto casa e pedinamenti fino a quando, con l’aiuto di un amico, era arrivato al punto di chiederle, dietro pesanti minacce, la somma di 100 euro a titolo “di risarcimento” per le spese che diceva di aver sostenuto per portarla a trascorrere un paio di serate in locali pubblici della città; se non avesse dato quei soldi, le aveva detto, lui e l’amico l’avrebbero fatta sparire e avrebbero fatto del male a suo figlio. Gli aveva dato 50 euro e poi, quando le richieste minacciose erano riprese per ottenere il “saldo” di quanto chiesto lei aveva denunciato tutto ai carabinieri. E i due, quarantenni novaresi, sono finiti a processo, chiamati a rispondere di stalking ed estorsione uno, di estorsione in concorso l’altro. I primi testi saranno ascoltati a gennaio.