NOVARA -23-10-2017- Il ricercatore Ahmadreza
Djalali, già esperto di Medicina dei disastri e assistenza umanitaria presso l’Università del Piemonte Orientale di Novara e poi presso presso Karolinska Institutet, in Svezia è stato condannato a morte da un tribunale di Teheran. La notizia è stata confermata dalla moglie Vida, ad una rete televisiva svedese, dopo essere stata informata dai legali del marito. La famiglia del ricercatore, infatti, risiede in quel paese. Djalali era stato arrestato dai servizi di sicurezza iraniani nell'aprile dello scorso anno, mentre si trovava nel paese per partecipare ad un convegno. L'accusa era di spionaggio. Il ricercatore aveva iniziato alcuni mesi fa uno sciopero della fame per protestare contro la detenzione, poi interrotto per motivi di salute. Amnesty International si era interessata al caso ed era stata aperta una petizione su Change.ord per la liberazione di Djalali. (N.C)