NOVARA -22-10-2017- Erano stati fermati
la mattina del primo agosto scorso dai carabinieri di Arona durante un normale servizio di controllo del territorio. Ma a bordo di quel furgone sul quale viaggiavano tre uomini, tutti lombardi per nascita o residenza, i militari trovarono 2 tonnellate di rame. Un rapido controllo e quell’”oro rosso” risultò essere stato rubato poco prima all’interno dell’ex Bemberg di Gozzano, fabbrica dismessa da anni. I tre furono arrestati in flagranza di reato, e dopo la convalida per due di loro fu disposta la custodia cautelare in carcere in attesa della disponibilità del braccialetto elettronico, per il terzo il gip decise per la misura meno afflittiva dell’obbligo di dimora. All’udienza con rito direttissimo i tre difensori, avvocati Pamela Ranghino, Fabrizio Cardinali e Corrado Pelosi, avevano chiesto i termini a difesa e l’udienza era stata rinviata. Ieri (venerdì 20 ottobre) i tre (dei quali attualmente solo uno risulta ancora detenuto) sono comparsi in aula e hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato. Il pubblico ministero, in ragione dell’ingente quantitativo di rame e dei precedenti a carico di ciascuno di loro, ne ha chiesta la condanna a 3 anni e 10 mesi di reclusione; “minimo della pena” la richiesta invocata dai legali Ranghino e Pelosi. L’udienza è stata rinviata a fine ottobre per l’arringa dell’ultimo difensore, eventuali repliche e sentenza.


