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marnati commissione novara

NOVARA -15-07-2022 --  “La situazione che stiamo vivendo è forse una delle peggiori nella storia”. Ha esordito così l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati giovedì mattina in sede di VI commissione consiliare convocata sul problema della siccità.
Un intervento, quello dell’assessore, che dopo aver passato rapidamente in rassegna l’attuale situazione climatica in Piemonte, (“*quello passato è stato il terzo inverno più caldo e più secco degli ultimi 65 anni, e il 2022, anche se i dati sono parziali, risulta essere il secondo anno più caldo dopo il 2007; sul fronte delle precipitazioni nevose invernali e primaverili, abbiamo il valore più basso degli ultimi 25 anni, lo scioglimento delle nevi è stato anticipato di 35-40 giorni e la risorsa idrica immagazzinata nel manto nevoso, allo scorso giugno, era inferiore del 50% rispetto ai valori del periodo. Sul fronte delle precipitazioni il deficit, nei primi sei mesi, ha raggiunto quota circa -58% e, sebbene con le precipitazioni degli ultimi giorni di giugno si è recuperata una minima percentuale, attestata sull’8%, si resta comunque con un deficit del 50% circa. Per quanto riguarda il Po la portata del mese di giugno è stata la più bassa degli ultimi 25 anni; oggi la portata del fiume è un quarto della media storica del mese di luglio. Il lago Maggiore è a un grado di riempimento del 23% e il suo livello oggi è di circa un metro al di sotto del valore normale del periodo*”) si è incentrato sulle *azioni messe in campo dalla Regione* a partire dalla richiesta, e dall’ottenimento, del riconoscimento dello stato di emergenza, che ha portato allo stanziamento da parte del Governo, dei primi fondi (7 milioni e 600mila euro per gli interventi di somma urgenza) alla mappatura precisa e puntuale, stilata sulla base della ricognizione con le autorità d’ambito, che ha fatto emergere come siano più di 250 gli interventi necessari (opere strutturali urgenti per un totale di 112 milioni di euro) sulla rete idropotabile per fronteggiare le criticità.
“L’emergenza – ha sostenuto Marnati– non può essere un leit motiv, ci deve essere un piano nazionale, bisogna prevenire. L’adattamento ai cambiamenti climatici, per quanto riguarda in particolare la fornitura di acqua potabile, deve passare attraverso *due strategie*: riduzione delle perdite idriche, che rappresenta ancora un elemento di forte criticità nel nostro Paese, e maggior resilienza dei sistemi acquedottistici attraverso interconnessioni, aumento della capacità dei sistemi di accumulo, la ridondanza e diversificazione delle fonti di approvvigionamento”.
E nel corso dell’*audizione alla Commissione Ambiente, Territorio e Agricoltura della Camera dei deputati per l’emergenza idrica, l’assessore Marnati ha chiesto maggiori stanziamenti oltre ad un maggior coinvolgimento delle Regioni.
Per quanto riguarda l’utilizzo di acqua per scopi irrigui, Marnati ha ricordato come, a fronte dell’esito delle misure confermate con l’ultima riunione dell’Osservatorio Permanente dell’Autorità di Bacino del Po dell’11 luglio, relative alla riduzione del 20% dei prelievi irrigui, “questa misura, in questo momento, non può essere attuata in Piemonte”.

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