NOVARA- 04-07-2022-- È stato presentato in Casa Bossi il progetto “IO TI AMO Alessandro Antonelli”, caratterizzato dal payoff “Il più grande architetto del XIX secolo”. Nato da un’idea del Comitato d’Amore per Casa Bossi allo scopo di valorizzare la figura e le opere dell’architetto novarese (nato a Ghemme) recuperandone l’eredità culturale attraverso un percorso partecipativo che comincia dal territorio - coinvolgendo non solo la città di Novara e i Comuni della provincia in cui Antonelli ha lavorato - ma ha l’ambizione di aprire un dibattito a livello nazionale e internazionale.
Alessandro Antonelli è stato ideatore di oltre 100 progetti (alcuni realizzati altri no). Tra le sue opere più note: la Mole di Torino, la Cupola di San Gaudenzio, Casa Bossi, il Duomo di Novara, Villa Caccia a Romagnano Sesia, il santuario di Boca.
La modalità di sviluppo del progetto è quella dei laboratori antonelliani, in sigla “LabAnt”, che possono essere liberamente interpretati da associazioni o persone in base ai rispettivi interessi o ambiti di attività.
Per attivare un “LabAnt” è necessario compilare il format pubblicato sul sito di Casa Bossi (reperibile al seguente indirizzo https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdDQV5NslQI2vkS2JNpIZjsVcmcPJ9Fw2xqcfFjpCVXgTrSpQ/viewform), oppure prendere contatti diretti con il Comitato d’Amore per Casa Bossi, anche durante le tante attività che animeranno la stagione estiva 2022. Unica condizione per partecipare come proponente di un laboratorio antonelliano è l’iscrizione per il 2022 al Comitato d’Amore per Casa Bossi.
Uno dei LabAnt, che è già attivo da qualche settimana è che ha contribuito alla costruzione dell’immagine del progetto, si chiama appunto “Io ti amo Alessandro Antonelli” che si è svolto sabato 2 luglio con una serie di attività conoscitive e immersive ad alto contenuto tecnologico. È stato possibile entrare fisicamente nella Stanza Antonelliana a Casa Bossi e vedere la rassegna di opere “fisiche” dedicate ad Alessandro Antonelli oppure nel Metaverso in modalità immersiva o virtuale da qualsiasi dispositivo e vedere le opere digitali.
I risultati (anche parziali o in progress) dei LabAnt saranno presentati durante un convegno in programma il 23 settembre come tappa novarese della Carovana dei beni comuni, l’iniziativa che “Rete Communia – fondazione di partecipazione” sta promuovendo in tutte le regioni italiane per far conoscere i possibili modelli di economia civile basati sullo sviluppo e la valorizzazione dei beni comuni.
Non solo laboratori, però. All’interno del progetto sono previsti approfondimenti tecnici e scientifici promossi dall’Ordine degli architetti PPC Novara e Vco anche in riferimento alla quinta edizione di novarArchitettura in programma dal 16 settembre al 2 ottobre.


