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tribunale novaraNOVARA-14-10-2017- Poco più di un’ora

e mezza di camera di consiglio poi il presidente del collegio ha letto il dispositivo della sentenza: 15 anni e mezzo di reclusione per A. D., 33 anni, poliziotto, ora sospeso, all’epoca dei fatti capo pattuglia in servizio alla sottosezione autostradale di Novara Est, e 9 anni per M.G., 46 anni, titolare di una ditta con sede nel novarese incaricata di effettuare  recuperi di mezzi in autostrada, ditta che, per l'accusa, sarebbe stata favorita negli stessi recuperi, ritenuti illeciti. Una sentenza di condanna, quella pronunciata ieri dai giudici di primo grado, che, per il poliziotto sospeso, accoglie in pieno le richieste avanzate il 14 luglio scorso dal sostituto Silvia Baglivo, titolare dell’inchiesta sui cosiddetti “soccorsi pilotati” in autostrada. Tutta l’indagine (culminata nel novembre di due anni fa con quattro arresti) era partita dal titolare di un’attività di commercio di veicoli usati e soccorso stradale residente in provincia di Torino che l’11 agosto del 2014 era stato fermato sulle corsie della A4 dopo che si era recato al deposito dell’azienda per recuperare la macchina di un conoscente rimasto in panne sulla A4. Al poliziotto contestato anche il reato di rapina aggravata e arresto illegale; quello del 4 maggio del 2014 di due autisti romeni che avevano denunciato di essere stati fermati, picchiati e derubati e alla fine arrestati e portati in carcere, che si sono costituiti parte civile al processo. Per entrambi disposta l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Scontato l’appello.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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