1

Progetto Interreg DEA 

NOVARESE- 20-04-2022-- Continuerà anche nei prossimi mesi il progetto Interreg D.E.A., il progetto multidisciplinare Italia-Svizzera per accrescere l’accessibilità e la fruizione dei servizi socio-sanitari ed educativi attraverso le arti performative di comunità, la progettazione partecipata e l’analisi della ricaduta delle attività..

Il progetto Interreg (partito nell’aprile 2019) vede come capofila l’Università del Piemonte Orientale e l’Università della Svizzera Italiana (Lugano) e come partner il Comune di Novara (settore Servizi Sociali), Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana, Oltre le Quinte a.p.s. di Novara, Associazione Didee – arti e comunicazione di Torino, Teatrodanzabile di Lugano e l’agenzia formativa IUSEFOR.

Paolo Balzardi (project office Interreg Italia-Svizzera) ha presenziato alla conferenza stampa sottolineando la bontà dei risultati ottenuti e il desiderio che il progetto possa proseguire anche in futuro.

Se Cinzia Zugularo (Università del Piemonte orientale e coordinatrice del progetti) e Veronica Giuliani (in scambio formativo con l’Università della Svizzera Italiana) hanno illustrato come è stato realizzato il progetto e le finalità raggiunte, è stata Lucilla Giagnoni, direttrice artistica del Teatro Faraggiana, a entrare nel merito delle iniziative assunte (il cui sviluppo è stato particolarmente complicato da due anni di pandemia), sul territorio.

E così ecco laboratori, eventi, living lab messi in campo da Idearti; la “Nelken line by Pian Bausch”, con la camminata in forma di danza che dopo aver attraversato città di tutti i continenti è passata anche per Novara; “Solitudo – Sotto lo stesso cielo”, laboratorio di danza di comunità aperto a tutti; la “tre giorni” sul gesto di Virgilio Sieni; “Corpi accanto”; “Tutta la città ne Canta”, evento inserito nella Giornata Europea della Cooperazione e legato alle celebrazioni dantesche.

Attraverso il Teatro Faraggiana sono stati realizzati laboratori di narrazione e teatro rivolti alle scuole, alla cittadinanza e a quella fascia di popolazione visibile e invisibile che difficilmente ha la possibilità di accedere al teatro.

Con “Associazione Didee” si è dedicato ai più piccoli e alle loro famiglie un percorso inclusivo di danza di comunità e un laboratorio di gioco e danza per bambini. Progetti che continuano ancora, così come le attività di “Oltre le quinte”, con i suoi percorsi di formazione di danza e di musicoterapia orchestrale dedicati.
Altre iniziative sono state assunte da Teatro Danzabile (nel triennio di progetto si sono svolte due edizioni di “Orme -  Festival internazionale di arti inclusive della Svizzera italiana”) e da IUSEFor (con l’innovativo percorso di formazione teorico e pratico “Tracce lasciate ad ARTE”, creato per fornire le competenze di base nel campo dell'utilizzo dei linguaggi artistici performativi come strumento per favorire la partecipazione e l'inclusione sociale e culturale di persone con fragilità).

“Le varie azioni del Progetto Interreg hanno permesso l’accesso alle arti performative di comunità a circa un 20% di persone che non avevano mai messo piede in un teatro – ha concluso Lucilla Giagnoni - Lavorare insieme attraverso gli strumenti della comunicazione e del rispetto ha costituito l’elemento di maggiore impatto. La percezione del corpo e delle emozioni, il senso di appartenenza e di riconoscenza nei confronti dei professionisti di DEA sono le esperienze più significative promosse dal progetto”.

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.