
NOVARA - 17-04-2022 -- La pandemia ha portato il cittadino comune, anche quello più reticente all’uso della rete, ad intensificare l’uso dei dispositivi informatici dalla parte dell’utenza, che, nei diversi periodi di lockdown, ha intrapreso o aumentato l’uso di social network, l’acquisto online di prodotti di ogni genere, compresi quelli di prima necessità, l’uso di portali di messaggistica istantanea - molti dei quali creati in maniera da garantire l’anonimato degli interlocutori - il ricorrere allo smart working, l’effettuazione di investimenti sfruttando gli appositi portali e l’uso della cripto valuta e l’uso della didattica a distanza. Questa crescita esponenziale dell’impiego della rete internet ha conseguentemente accresciuto il numero dei reati perpetrati on line e l’attività della specialità della polizia postale.
La Sezione Polizia Postale e delle Comunicazione di Novara si è occupata, quindi, dei seguenti fenomeni:
• condivisione di materiale di vario genere tra cui pedopornografia, blasfemità e crudeltà (foto, video, testi) condivisi da ragazzini di età compresa tra i dieci e i quattordici anni, sfruttando i gruppi scolastici creati tramite il portale Whatsapp.
• truffe, con ingenti danni economici, realizzati da presunti broker che inducono le vittime a inviare denaro per effettuare investimenti con le cripto valute.
• adescamento di minori messo in atto da soggetti che sfruttano false identità per di carpire la fiducia delle vittime ed ottenere materiale fotografico e video autoprodotto dai minori o pianificare incontri sessuali.
° condivisione in larga scala di materiale fotografico e video riguardante la pornografia minorile usando svariati portali e social network .


