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Cameri Granata

CAMERI- 05-04-2022-- Sono stati numerosi i tifosi Granata, e i particolare memebri del Toro club di Galliate, che hanno partecipato alla presentazione del libro “Il Toro non può perdere” di Eraldo Pecci, che tra gli anni’70 e ’90, ha militato in grandi squadre calcistiche italiane di serie A, tra le quali il Torino.
L’appuntamento si è svolto nella serata di giovedì 31 marzo nella sala polivalente del comune di Cameri, per iniziativa dell’assessorato alla Cultura ed allo Sport, della biblioteca  di Cameri e in collaborazione con la casa editrice Feltrinelli. Si inserisce nella rassegna di quattro presentazioni letterarie sportive del ciclo “i campioni si raccontano”.

Eraldo Pecci è entrato nella sala, in modo informale ed amichevole, accolto tra gli applausi, per poi essere presentato e intervistato da Federica Mingozzi. All’ingresso della sala era allestita una piccola mostra con reperti e maglie del Torino Calcio passate ed attuali, mentre ovunque erano appese bandiere e striscioni del Toro Club Galliate.

Emozionante è stata l’introduzione della serata con la proiezione del filmato storico riguardante la vittoria dello scudetto da parte del Torino nel 1976, guidato dall’allenatore Gigi Radice.

In modo leggero e simpaticissimo Pecci ha presentato il suo libro,costituito da vari aneddoti accaduti “dietro le quinte” di ritiri,trasferte,allenamenti,partite,per far emergere ,prima dei giocatori gli UOMINI e dare risalto anche a quella squadra nascosta,mai nominata e ricordata,che ruota attorno al calcio,fatta da: massaggiatori,preparatori atletici,magazzinieri,che contribuiscono largamente al buon funzionamento dell’intero gruppo .Riferimento anche alle famiglie dei calciatori,che li seguono,li sostengono,creando legami d’amicizia  tra di loro.

Immancabili le citazioni al fulcro del suo libro: la sua bellissima esperienza nella squadra del Torino Calcio, per lui squadra dalla chimica eccezionale, dovuta principalmente al grandissimo incoraggiamento dei suoi tifosi, che hanno sempre cercato di incitarla e sostenerla, per tener vivo il ricordo dei giovanissimi calciatori granata scomparsi nella tragedia di Superga.

Un ultimo suo pensiero è stato rivolto al futuro del calcio italiano, affinché investa maggiormente nel settore giovanile, non solo in termini di risultato, ma in termini di crescita personale, di amicizia, di rispetto, di educazione, di valori e tanto divertimento.

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